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"INFERMIERA, MA QUANTO MI COSTA?"

Aggiornamento: 13 feb




L'infermiere domiciliare è una figura professionale "giovane", dunque è più che comprensibile che vi siano dubbi in merito alle modalità di erogazione e soprattutto riguardo ai costi.

Nel 2002 è nato il Nomenclatore tariffario delle prestazioni di assistenza infermieristica al fine di regolamentare i rapporti tra gli infermieri libero-professionisti e i loro clienti, tuttavia ad oggi è uno strumento di solo riferimento (reso non applicabile dal decreto Bersani 223 del 2006) dunque il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell’incarico.

Tuttavia il Decreto Ministeriale n° 165/2016 indica i valori minimi di cui l’organo giurisdizionale deve tenere conto nel caso di contenziosi, che possono nascere anche data l'assenza di un tariffario nazionale.

Al seguente link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2016/08/29/201/so/38/sg/pdf è possibile consultare il decreto ministeriale, in particolare da pagina 36 a pagina 52 è visibile la sezione dedicata agli infermieri con una tabella di riferimento per i valori medi di liquidazioni delle prestazioni.

PREVENTIVO? SENZA IMPEGNO!

Il costo di una prestazione varia in base al luogo in cui viene erogata (regime ambulatoriale o domiciliare) e dunque, nel secondo caso dalla distanza che il professionista deve percorrere, inoltre ad incidere sul prezzo è l'eventuale l'uso da parte del professionista di materiali necessari all'esecuzione della prestazione.

Alla luce di queste osservazioni è sempre possibile contattarmi senza impegno al fine di ricevere un preventivo chiaro e trasparente, SENZA IMPEGNO!

Informarsi è il primo passo per aprire le porte a nuovi servizi, per prendersi cura della propria salute consapevolmente.


 
 
 

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